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Di G. Jacopo Romagnoli –

Quando pensiamo alla Lazio la prima cosa che viene in mente è il calcio, senza rendersi conto del fatto che si tratta di una delle più importanti polisportive in Europa. Il basket in carrozzina ne è una delle sezioni, che ha come obiettivo la promozione di questo sport per sensibilizzare la gente su temi importanti, quali quelli della disabilità e per lottare in favore di chi si sente emarginato. La società, grazie al presidente Moreno Paggi, ha deciso di ripartire da zero, dopo anni di successi nelle varie categorie, creando un gruppo di giovani ragazzi, pieni di vita e desiderosi di divertirsi come chiunque altro. Tra questi c’è il giovanissimo e tifosissimo della Lazio Luigi Topo, che ha scelto di vestire questi colori, rifiutando con un atto di amore, il ben più prestigioso Santa Lucia.

La madre del ragazzo, con grande disponibilità, ha voluto rispondere ad alcune domande poste dalla nostra redazione, riguardanti il figlio:

Cosa ti ha spinto a scegliere la Lazio?

“Lazio è una parola che ho sempre sentito in casa, mio nonno era un gran tifoso della Lazio ed ha trasmesso questa passione a mia madre e lei a mio fratello e poi a me,quindi per me giocare a basket indossando la maglia della Lazio è un grande orgoglio“.

Cosa significa per te la Lazio, a prescindere dal fatto di giocarci?

“La Lazio è un sogno che porti nel cuore è un insieme di tante emozioni amore,felicità,gioia,rabbia,tristezza e tanti sogni non sai mai quali di queste ti capiterà di provare,ma mai nessuno riuscirà a farti cambiare idea sul colore della tua maglia è un qualcosa che ti lega per sempre“.

Da dove nasce la passione per il basket?

“Il mio grande idolo è Michael Jordan, sogno di volare ogni volta che vedo un suo canestro io non potrò mai rompere il tabellone con una schiacciata,ma spero di riuscire a fare tanti canestri“.

Quanto è importante il supporto e l’aiuto della famiglia sia nello sport che nella vita?

“La mia famiglia nella mia vita è molto importante il nostro motto è “tutti dobbiamo fare le stesse cose ma non è detto che dobbiamo farle nello stesso modo”ognuno di loro ha un compito durante la giornata dedicato ai miei bisogni in modo che io nonostante le mie difficoltà riesco ad avere una giornata come tutti i miei amici.Tutti nessuno escluso,neanche il mio cagnolino che mi accompagna nelle passeggiate in carrozzina, per quanto riguarda lo sport menomale che c’è la Lazio basket in carrozzina che ci permette di vivere questa esperienza di condivisione tra i ragazzi e mi permette di sognare sentendomi un Po anche io Michael Jordan sono sicuro che Moreno mi farà diventare un grande cestista sono onorato di indossare questa maglia,grazie mamma che mi accompagni sempre anche qua do sei stanca“.

J.R.