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E’ ufficialmente partita l’avventura della Lottomatica S.S. Lazio Basket in Carrozzina,  56° esima stella del Mondo Bianco Celeste. La squadra, nata dalle ceneri della Lottomatica Elecom e che disputerà il prossimo campionato di serie B, è stata presentata venerdì 7 dicembre nel suggestivo scenario della Sala Piccola Promoteca del Campidoglio, dove è stato illustrato il nuovo progetto basato su giovani, territorio sport e integrazione. Alla presentazione hanno partecipato il presidente della S.S. Lazio Basket in Carrozzina Moreno Paggi, del presidente della Polisportiva Lazio Antonio Buccioni, il presidente del CIP Lazio Pasquale Barone, il delegato allo sport di Roma Capitale Alessandro Cochi, la madrina Patrizia Nostini e l’attore Enrico Montesano. Durante la presentazione sono state esposte le tele dell’artista Anna Maria Ballarati, che si è legata al progetto Lazio Basket in Carrozzina realizzando delle opere che verranno messe all’asta e i cui proventi saranno devoluti in favore della squadra.

«Siamo felici di entrare a far parte di una famiglia come quella della S.S. Lazio – ha esordito Moreno Paggi, presidente della Lottomatica S.S. Lazio Basket in carrozzina –, la più grande polisportiva d’Europa. Questa squadra nasce dall’esperienza della Lottomatica Elecom, una squadra che in soli sette anni è riuscita ad arrivare ai vertici nazionali e continentali, sfidando corazzate come Sassari, Cantù, Tolosa e Galatasaray. Per mantenere gli standard di quelle squadre c’era bisogno di ingenti investimenti, difficili da reperire in un periodo di crisi economica come quello in cui ci troviamo a vivere. Da qui la scelta di un nuovo progetto imperniato sui giovani e radicato nel territorio. Ci sono le basi per creare un movimento nel quale i ragazzi possano formarsi e integrarsi attraverso lo sport sociale. Voglio ringraziare Lottomatica per il sostegno che continua a darci, ha dimostrato di credere in questo progetto indipendentemente dalla categoria».

«Stiamo cercando di trovare una casa alla S.S. Lazio Basket in carrozzina – ha assicurato Alessandro Cochi, delegato allo Sport per Roma Capitale-. Ci sono lungaggini burocratiche da superare, ma stiamo lavorando sodo. Moreno merita di portare avanti il tuo sogno. Ho preso l’impegno di realizzare un centro dedicato a questa disciplina, sarebbe bello se si riuscisse a realizzare una cittadella dello sport polifunzionale come quella proposta da Claudio Lotito, dove oltre al calcio si possano svolgere altre attività. La mia mission è quella di favorire lo sport per tutti, voi diversamente abili siete un esempio della pratica dello sport e della cura del corpo».

Questo, invece il commento di Antonio Buccioni, presidente della Polisportiva S.S. Lazio: «Sono estremamente grato a Moreno Paggi e a tutti i ragazzi che hanno consentito la costituzione di questa nuova sezione della Polisportiva. Con il loro ingresso nella S.S. Lazio prosegue un percorso lungo trent’anni: prima con la Lazio Handicap, in seguito ribattezzata Lazio Paralimpica, poi con la sezione Special Olympics della S.S.Lazio Bowling di Martino Pota e con la sezione diversamente abili del Circolo Canottieri Lazio. Quest’estate è nata l’idea del basket in carrozzina. Voglio ringraziare Moreno e tutti i ragazzi, entrando nella nostra famiglia ci hanno fatto un regalo di dimensioni epocali».

Ospite d’eccezione l’attore Enrico Montesano,  grande tifoso laziale: «Sono molto contento di essere qui, appena ho saputo che si trattava di Lazio e di atleti diversamente abili non ho potuto dire di no. E’ sembrato un segno del destino: due anni fa ho scritto “Un alibi di scorta”, romanzo in cui il protagonista subisce grave infortunio sul lavoro e riesce a superare le difficoltà della sua disabilità proprio grazie allo sport di cui ci troviamo a parlare oggi. Mi sono talmente immedesimato in questo personaggio che in futuro mi piacerebbe provare il basket in carrozzina. Essere qui con voi mi riempie di orgoglio, vi auguro di vincere tante partite».

Pasquale Barone, presidente della CIP Lazio, ha commentato così la presentazione:  «In passato il disabile era considerato un emarginato, col tempo sono stati fatti molti passi avanti. C’è ancora da lavorare, ma eventi come gli ultimi Giochi Paralimpici, in cui la spedizione italiana ha conquistato lo stesso numero di medaglie dei “normodotati”, hanno dato una grande spinta al movimento. Sono grato al presidente della Polisportiva per questa nuova avventura, che parte in un momento di crisi in cui mancano i sostegni sul sociale».

Infine Patrizia Nostini, figlia dello storico presidente della Polisportiva Lazio Renzo Nostini, ha detto la sua a proposito di questa nuova avventura: «Lo slogan recita “il basket è passione, la Lazio Basket in carrozzina emozione”, infatti nel leggerlo mi sono emozionata. Siete importanti anche per il messaggio che date agli altri sensa pensare alle difficoltà che vi colpiscono. Mio padre diceva “la vittoria non è mai fine a se stessa, serve ad arrivare ad uno scopo”, voi questo scopo lo avete raggiunto con il basket in carrozzina. Vi faccio un grande in bocca al lupo».

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