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6 Aprile 2009… noi non dimentichiamo. E’ il titolo dell’evento organizzato dalla sezione Lazio Bowling, che si è svolto questa mattina presso il centro bowling Brunswick a Roma. Ad indossare le famose scarpette per calcare il parquét questa volta, oltre la squadra della Lazio Bowling, anche i ragazzi di Paganica, una frazione dell’Aquila colpita dal tremendo terremoto del 2009, e i ragazzi disabili di Special Olympics. Con loro, a festeggiare il suo quinto compleanno, c’era anche Giorgia Casinova, la bambina di Paganica nata proprio il 6 aprile del 2009, quando il terremoto distruggeva una delle città più belle d’Italia. Giorgia è venuta al mondo come un fiore che nasce sulle macerie di quella tragedia che, come tutti sappiamo, non è terminata con il terremoto. La potenza di madre natura è sempre sconcertante, ma la miseria umana mostrata da alcuni uomini, a cui abbiamo assistito e letto sui giornali nei mesi a seguire, lo è stata altrettanto. Per fortuna la maggior parte degli uomini è differente: l’associazione della Lazio Bowling, appresa sui quotidiani la notizia della nascita di Giorgia, ha deciso subito di adottarla simbolicamente e di farla diventare socio onorario della S.S. Lazio Bowling. Così a cinque anni dalla sua nascita oggi tutti si sono trovati a festeggiarla. È stata una domenica mattina particolare, all’insegna dello sport, della solidarietà e dell’amicizia.
Come ci ha raccontato Romina Carrozzi, madre di Giorgia: “Festeggiarla qui è bello, ci distacchiamo dalla routine di tutti i giorni e dalle macerie che purtroppo sono sempre con noi, perché L’Aquila è ancora quella che era nel 2009. Da quella catastrofe è nata solidarietà e amicizia nello stesso tempo, infatti sono cinque anni che ci frequentiamo e almeno una volta l’anno veniamo qui a Roma. Di solito a dicembre, ma poiché questa volta il compleanno di Giorgia è arrivato di domenica, loro hanno colto l’occasione e ci hanno invitato. E con piacere oggi siamo qui. Si parla sempre dell’Aquila, dove sono stati avviati dei cantieri, mentre il centro storico di Paganica sembra esser stato dimenticato da tutti. Noi abbiamo casa lì, ma non ci sono i fondi e non si riesce a partire con i lavori. E’ ancora tutto come il 6 aprile del 2009. Per rendersi conto della situazione vi invito a venire a visitare l’ Aquila e Paganica. Le istituzioni si sono concentrate sull’asse centrale del capoluogo, ma a mio avviso andrebbero considerate anche le frazioni. Finora sono molto delusa. Spero un domani di poter rientrare in casa mia. Giorgia la sua casa non l’ha mai vista. Non voglio andare via dall’Aquila, ma se le cose continuano così saremo costretti. Nonostante le delusioni, la speranza c’è sempre”.
Presenti all’iniziativa, prendendo anche parte alle gare, i rappresentanti delle altre sezioni della Polisportiva: tra tutte quella della Lazio Basket in carrozzina, con il presidente Moreno Paggi che, entusiasta della manifestazione, ha aggiunto: “Noi, insieme alla Lazio Bowling, siamo l’altra realtà che si occupa di sport sociale. L’iniziativa riguardo Paganica è molta bella. Troppo spesso abbiamo ascoltato tante belle parole, ma poi nessuno si muove. Questa invece è una bella realtà. Purtroppo in queste situazioni le istituzioni a volte sono assenti. Noi della Lazio Basket in carrozzina ci troviamo costretti a prendere decisioni drastiche come, per esempio, quella di occupare una palestra perché il Comune non dà alcun aiuto”.
Domenica di Bowling anche per Mario Notari, segretario della Polisportiva e presidente della sezione motociclismo: “Tutto nasce dalla Lazio Bowling, che fa questo lavoro con Special Olympics. In occasione del terremoto loro si sono dati subito da fare per la raccolta fondi e per adottare Giorgia. I ragazzi di Special Olympics sono tutti disabili, sono affiliati al CONI e si occupano soprattutto dei ragazzi con disabilità mentali che non fanno parte delle Paralimpiadi. La Lazio Bowling lavora in modo eccezionale in questa realtà, organizzando tornei con squadre formate da un familiare normodotato, un ragazzo con disabilità leggera e uno con disabilità grave. E’ una grande sezione, che insieme con il basket in carrozzina forma la sezione sociale della Lazio: l’ attività si svolge al 90% con ragazzi che hanno questo tipo di disabilità”.
Non solo personaggi della Polisportiva: anche la voce storica del tifo biancoceleste, Guido De Angelis, ha oggi indossato le scarpette e giocato in squadra con una ragazza disabile: “Fra tre ore andrò a vedere la Lazio, ma oggi sono più contento di stare qui a guardare questi ragazzi. Loro, quello che fanno, lo fanno con il cuore. È bello aiutare e star vicino alla gente dell’Aquila, come con l’adozione di questa bambina. Personalmente, anche io sono molto legato a questa città”.
Al termine della gara è arrivato anche il saluto del presidente del Coni Abruzzo, e a tutti i ragazzi sono state consegnate delle medaglie. Poi si va insieme a pranzo. Una domenica mattina diversa per non dimenticare l’Aquila, con i ragazzi di Paganica, il compleanno della piccola Giorgia e i ragazzi disabili. Una domenica per essere orgogliosi della gente laziale.

Articolo ripreso da Lazio Polis (Nicola Mastrangelo)