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Una partita dimostrativa ai campi di Decathlon di Tor Vergata, in cui sono stati coinvolti dei ragazzi normodotati a provare la carrozzina.
Il nome ufficiale della squadra è SS Lazio BIC, Basket In Carrozzella. Il suo presidente è Moreno Paggi, che svolge per la squadra anche il ruolo di allenatore.
“Ci alleniamo nella palestra della scuola Giovanni Falcone di Torre Maura – spiega il signor Moreno – Stiamo chiudendo accordi con Decathlon per venire qui ai campi di Tor Vergata per i mesi di settembre e ottobre”.
La catena sportiva ha fornito per la giornata anche le carrozzelle speciali, prodotte dal marchio, riconoscibili dalle ruote inclinate e dalla protezione di metallo che permette collisioni rocambolesche in assoluta sicurezza.
Nel gruppetto di ragazzi c’è anche Leo, bambino di 8 anni che soffre di una distrofia muscolare degenerativa.
“Eppure in campo risponde ai comandi, torna in difesa, si spinge in attacco – spiega Moreno – E si è perfettamente inserito nella squadra”. Anche la madre è contenta di questa attività, “Perché se sta a casa con me si impigrisce. Qui invece si diverte ed è felice”.
In tutta Italia ci sono 5 squadre giovanili di basket in carrozzina, quindi la SS Lazio BIC è ufficialmente la sesta squadra italiana. Per creare la squadra Moreno ha ricevuto offerte da altri municipi, ma lui è rimasto irremovibile: “Se io abito qui nel sesto municipio devo avere la libertà di potermi allenare qui”. E proprio nel Municipio VI ha trovato una scuola per allenarsi, la Giovanni Falcone di Torre Maura.
Non certo per l’aiuto dell’amministrazione municipale, però. È stata infatti la Città Metropolitana ad attivarsi per trovare la scuola.
Gianfranco Gasparutto, consigliere municipale del Partito Democratico, commenta con entusiasmo la scelta di Moreno di restare nel nostro Municipio. “Il nostro obiettivo è mettere insieme tutte le realtà che operano nel territorio. Creare una rete di solidarietà per mettere in comunicazione le famiglie e le associazioni e facilitare la comunicazione all’esterno”.
Proprio la comunicazione verso l’esterno è la difficoltà che stanno trovando Moreno e la sua squadra. “Siamo attualmente sei, di cui un normodotato. Ne servono almeno altri due per affrontare con serenità un campionato”.
Ad aiutare gli “Audaci Boys” c’è l’associazione “La Via del Fare”, la cui presidente Daniela Cioccolo ha partecipato all’iniziativa. “Abbiamo conosciuto Moreno circa un anno fa e da subito abbiamo iniziato a collaborare. Con la nostra associazione stiamo cercando di allargare il suo messaggio sportivo e permettere a questi ragazzi di partecipare al campionato”. Flavio Quintilli